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Ciao Antonio!

Ciao Antonio!

Utente GERH01000G-psc

da Gerh01000g-psc

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Il prof. Antonio Soricelli ci ha lasciato la notte del 1° gennaio,

Qualche giorno fa sul campo da pallone dove la sede di Camogli ha organizzato una manifestazione sportiva è comparso uno striscione “Forza Prof”. Il cuore disegnato è la sintesi del legame che univa il prof. Soricelli ai suoi studenti e a tutto il Marco Polo.

In questo periodo, da quando tutti noi abbiamo saputo della sua malattia, i pensieri, le preoccupazioni e i ricordi si sono sovrapposti. Antonio è cresciuto al Marco Polo, che ha frequentato come studente e dove ha trascorso tutta la sua carriera da docente. Per buona parte di noi è stata una presenza costante.

Io e Antonio ci siamo conosciuti prima da studenti, successivamente da colleghi e rincontrati quando sono tornato al Marco Polo con il mio attuale ruolo di Dirigente Scolastico. In questi anni, ho imparato a conoscerlo, ad apprezzarlo, a stimarlo per il lavoro che faceva quotidianamente. Attento e disponibile nei confronti di studenti e colleghi, ha sempre svolto il suo lavoro con passione ed entusiasmo, in maniera discreta, senza proclami ma con l’esempio di chi aveva una preparazione professionale solida e una grande umanità e capacità di relazione.

Per Antonio non era possibile scindere questi due aspetti, il suo lavoro era costruito sull’empatia e i tanti messaggi di cordoglio che ci sono arrivati in questi due giorni sottolineano questo tratto. Tutti ricordano la gentilezza con cui il prof. Soricelli trasmetteva le proprie conoscenze. Era un professore esigente ma sempre attento ai bisogni educativi dei suoi alunni, capace di cogliere e valorizzare i punti di forza degli studenti e delle studentesse che hanno avuto la fortuna di incontrarlo sulla loro strada. In tanti anni non l’ho mai visto affaticato per il suo lavoro ma sempre propositivo e costruttivo, pronto ad impegnarsi in prima persona per la scuola.

Chi ha avuto la fortuna di averlo come docente sa che con il prof. Soricelli se ne va una parte della storia del Marco Polo. La sua professionalità e la disponibilità nei confronti di studenti e colleghi saranno un vuoto difficile da colmare. Ma, anche se mancherà per noi un riferimento importante, sono certo che il suo esempio sarà un patrimonio per il Marco Polo.  Il grande coraggio con cui Antonio ha saputo affrontare le difficoltà che la vita gli ha riservato devono essere per noi un modello da seguire e da mettere costantemente in pratica.

Ai figli Giorgia e Nicolò e a Roberta, la nostra collega che è stata la compagna di Antonio in questi anni, si stringe tutta la comunità scolastica.

Rivolgo, infine, un pensiero agli studenti e ai docenti della sede di Camogli. Adesso noi dobbiamo farci carico di quel messaggio di “forza” che avete dedicato al vostro prof., messaggio che dev’essere una spinta a svolgere al meglio il nostro lavoro, con quell’attenzione e sensibilità che Antonio sapeva dedicare a tutti.