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Don Ciotti al Marco Polo

Educare alla legalità: Don Luigi Ciotti incontra gli studenti del Marco Polo

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Luigi Ciotti è nato il IO Settembre 1945 a Pieve di Cadore. Nel 1950 emigra con la famiglia a Torino. Nel 1966 promuove un gruppo di impegno giovanile, che in seguito si chiamerà «Gruppo Abele», diventando Associazione di volontariato. Nel 1972, dopo aver terminato gli studi al Seminario di Rivoli, diventa sacerdote e gli viene affidata «la strada» come parrocchia. ln quegli anni affronta il diffondersi della droga e apre prima un centro di accoglienza e ascolto, e nel 1974 una comunità, partecipando attivamente al dibattito sulla legge n.685 sulle tossicodipendenze.

Nei primi anni ’80 lavora sul piano internazionale, prima in Vietnam e in seguito sugli ex detenuti di alcuni Paesi in via di sviluppo. Sempre in quegli anni, diventa presidente del CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza) e della LILA (Lega Italiana per la Lotta all’AlDS).

«Ciotti, Ciotti, putissimo pure ammazzarlo». Queste parole risultano da un’intercettazione fatta nel carcere di Opera dagli inquirenti palermitani che lavoravano all’inchiesta sulla presunta trattativa Stato-mafia. Erano dette da Totò Riina ad Alberto Lorusso, la cosiddetta “badante” dell’indiscusso boss di Cosa Nostra.

Dopo le stragi di Capaci e di via D’Amelio, in cui furono ammazzati dalla mafia i giudici Falcone e Borsellino, don Ciotti fonda “Libera”, un’associazione impegnata contro la criminalità organizzata e la corruzione. La figura di don Ciotti diventa col tempo un punto di riferimento nella lotta alla mafia e alle organizzazioni criminali, un punto di riferimento per la legalità, i diritti umani, la giustizia sociale. Uno degli obiettivi principali di Libera è il recupero delle terre e dei beni confiscati alle mafie, trasformandoli in risorse utili per le comunità.

Nonostante le minacce e le difficoltà incontrate nel corso degli anni, don Ciotti ha continuato a portare avanti la sua missione con coraggio. La sua voce è un faro per i tanti che cercano di contrastare l’illegalità e di promuovere una società più giusta e libera. Il motore della sua attività è sempre stato il Vangelo, che per sua natura è incompatibile con il crimine e le ingiustizie.